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Dico quello che penso sul mio sito, perché so che qui mi legge chi ha voglia anche di capirmi, non solo di giudicarmi. Come è successo anche stavolta, dopo che stanotte ho preso in mano quello striscione dalle mani di un tifoso nerazzurro. L’avevo letto bene prima di mostrarlo a tutta la gente che era in Piazza del Duomo e alle telecamere che stavano filmando: ci ho pensato e ho creduto che fosse un messaggio ironico, scherzoso più che volgare. Magari poco elegante, magari si poteva evitare, ma non accetto che lo si sia messo sullo stesso piano di quello che fece vedere Ambrosini due anni fa: quello era un insulto, e per questo noi interisti lo abbiamo criticato così tanto, mentre questo era una risposta a quell’insulto. Una risposta che i tifosi dell’Inter avevano dentro da un bel po’. Il problema è che all’inizio l’ho fatto vedere solo io, non uno qualunque dei miei compagni di squadra, e oggi mi sono chiesto più di una volta se sarebbe successo tutto questo casino se quel cartello fosse stato mostrato da qualcuno che non si chiama Materazzi. E’ questo che non sopporto: che si buttino lì giudizi solo per partito preso, che una cosa diventi automaticamente più grave solo perché la faccio io. Ma questa è l’unica cosa che mi dispiace, oggi, e per il resto so di non aver fatto nulla di così grave: solo un gesto istintivo da tifoso, perché io dopo otto anni mi sento tifoso interista quanto giocatore interista; solo un gesto scherzoso perché quello voleva essere: una presa in giro nei confronti di chi ci aveva preso in giro. Non da lord, ma io non sono un lord: sono Materazzi…Dico quello che penso sul mio sito, perché so che qui mi legge chi ha voglia anche di capirmi, non solo di giudicarmi. Come è successo anche stavolta, dopo che stanotte ho preso in mano quello striscione dalle mani di un tifoso nerazzurro. L’avevo letto bene prima di mostrarlo a tutta la gente che era in Piazza del Duomo e alle telecamere che stavano filmando: ci ho pensato e ho creduto che fosse un messaggio ironico, scherzoso più che volgare. Magari poco elegante, magari si poteva evitare, ma non accetto che lo si sia messo sullo stesso piano di quello che fece vedere Ambrosini due anni fa: quello era un insulto, e per questo noi interisti lo abbiamo criticato così tanto, mentre questo era una risposta a quell’insulto. Una risposta che i tifosi dell’Inter avevano dentro da un bel po’. Il problema è che all’inizio l’ho fatto vedere solo io, non uno qualunque dei miei compagni di squadra, e oggi mi sono chiesto più di una volta se sarebbe successo tutto questo casino se quel cartello fosse stato mostrato da qualcuno che non si chiama Materazzi. E’ questo che non sopporto: che si buttino lì giudizi solo per partito preso, che una cosa diventi automaticamente più grave solo perché la faccio io. Ma questa è l’unica cosa che mi dispiace, oggi, e per il resto so di non aver fatto nulla di così grave: solo un gesto istintivo da tifoso, perché io dopo otto anni mi sento tifoso interista quanto giocatore interista; solo un gesto scherzoso perché quello voleva essere: una presa in giro nei confronti di chi ci aveva preso in giro. Non da lord, ma io non sono un lord: sono Materazzi…
塞阿沃德因哈特,我是新闻界的宠儿
[ 本帖最后由 马特拉奇 于 2009-5-19 17:50 编辑 ] |
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